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Lo scorso 28 giugno al Sicilia Cluster BioMediterraneo Expo 2015​ si è svolta la giornata della Cooperazione con l’Africa. Nell’ambito dell’iniziativa Sergio Campanella, direttore del Gal Eloro, ha presentato i diversi progetti legati proprio alla cooperazione con l’Africa tra cui il progetto Hilftrad Italia – Tunisia Il primo presentato è stato Servagri.eu​ , un progetto promosso dall’Unione Europea, che unisce il territorio siciliano a quello tunisino grazie a produzioni sostenibili a filiera corta. SERVAGRI infatti promuove la conoscenza e la tecnica di lavorazione e produzione di prodotti agroalimentari, quali formaggi e derivati, olio e miele biologico. Grazie alla collaborazione tra i due Paesi, i produttori italiani e tunisini stanno potendo far fronte alla crescente domanda da parte dei Paesi esteri appartenenti alle economie emergenti, poiché SERVAGRI rappresenta un marchio che offre garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare. In merito a ciò è intervenuto l’ingegnere agronomo Denis Pommier, il quale ha parlato del fatto che la cooperazione orizzontale fra agricoltori, professionisti, tecnici e funzionari tunisini ed italiani attuata con SERVAGRI ha prodotto un ottimo risultato in termini di trasferimento e interscambio di idee, metodi e modalità di operazione, facendo particolarmente leva sull’importanza delle risorse umane, specialmente femminili. A seguire sono intervenuti Ines Bessaad, Presidente della sezione agricoltrici del sindacato UTAP, e Walid Nagara, segretario generale della Federazione Apicoltori Tunisini, i quali hanno parlato dell’importanza delle donne e del progetto che coinvolge apicoltori con protocollo di gemellaggio fra Sicilia e Tunisia che sarà stipulato il prossimo ottobre al Salone Internazionale SIAMAP di Tunisi, grazie al patrocinio dell’Osservatorio SERVAGRI. Successivamente Luciano Luciani dell’Istituto Italiano Fernando Santi (IIFS) ha introdotto il tema della cultura sostenibile con rotte turistiche e nuovi percorsi da scoprire. Micheal Corfey ha descritto la collaborazione dell’Istituto Fernando Santi con la rete «Città Mondo», una cooperazione territoriale che coinvolge in maniera specifica il continente africano. Lucio Tambuzzo e Livio Caruso hanno proseguito il discorso attraverso il programma Les Voyages de la Connaissance, esaltando il patrimonio medievale e arabo in Sicilia anche grazie al progetto Umayyad, che coinvolge sette Paesi del Mediterraneo e quattordici partner. Stefania Carpino ha promosso il progetto di formazione Hilftrad, che si occupa di trasmettere la conoscenza nella produzione e nel sostentamento dei prodotti caseari. Taha Najar dell’INAT ha sottolineato l’importanza dei programmi di gemellaggio, che non rappresentano esclusivamente delle partnership, ma dei veri e propri percorsi di costruzione di un futuro insieme. La Dott.ssa Trovato, che si occupa di piante officinali, in Italia cerca di promuovere l’attività agricola dei prodotti che attualmente vengono importati; suo interesse sarebbe contribuire alla formazione nella lavorazione diretta di tali prodotti nei paesi esportatori. Infine, Michele Germanà ha presentato il progetto di cooperazione interregionale ed interterritoriale RAMSES, che rappresenta un consorzio inteso come rete di cooperazione e valorizzazione dell’agroalimentare, che si collega sotto un unico marchio-ombrello ad altri progetti affini e concatenati, ossia i progetti RADAMES e SALITIS, anch’essi incentrati sulle aree mercatali a “vendita diretta organizzata (VDO)” considerata come base per i supermercati del futuro, cui associare percorsi ed itinerari turistici rurali sotto un unico marchio, “Ruralità Mediterranea”. Insieme alle aree mercatali, è stato presentato il “Passaporto del gusto”, ossia il racconto del prodotto mediterraneo verso il nuovo mondo del consumo globale.